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INIZIO CORSI 2023 - DAL 25 SETTEMBRE LUN. MER. VEN. DALLE ORE 20:00
LA SCUOLA DELLA NATURA
L’osservazione degli animali nel combattimento è all’origine delle numerose posizione della Boxe Cinese.
I “fondatori” danno spesso prova di un senso perfetto di mimetismo nei loro stili. Gli animali che si ritrovano di sovente, negli stili di Kung Fu sono: il leopardo, simboleggia la velocità e la forza muscolare; la tigre, simboleggia la potenza e la determinazione; l’orso, simboleggia il coraggio; il cervo, simboleggia la dirittura e l’agilità; l’airone, simboleggia l’equilibrio; il drago, simboleggia la vivacità, la concentrazione e la spiritualità; la scimmia, simboleggia l’astuzia e la scaltrezza; il serpente, simboleggia l’energia interna, la volontà ecc.
CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI
Si è voluta vedere una origine geografica, nella diversità degli stili che fanno parte della grande famiglia del WU SHU, costatando che il fiume YANG TSE (Yangtzekiang), scorrendo da ovest ad est, delimita due aree all’interno delle quali si ritrovano è spesso, gli stessi principi e le stesse peculiarità di combattimento a mani nude.
BEI PAI: stili del nord
A nord del Fiume Giallo, gli stili di Boxe Cinese danno una grande rilevanza alle tecniche effettuate con le membra inferiori: calci, salti, schivate, movimenti acrobatici. La spiegazione di questo metodo di combattimento è legata alla vita del popolo nomade della terra del nord, questo era un popolo nomade, di cacciatori, di esperti cavalieri, di grande stazza.
NAN PAI stili del sud
A sud del fiume, gli stili si caratterizzano per l’intenso uso delle membra superiori: pugni corti, ricerca del corpo a corpo, forza nelle posizioni statiche. Il popolo del sud era un popolo di pescatori e di coltivatori di riso, abituati a far lavorare il tronco e le braccia. Il terreno era paludoso: risaie e palafitte; per questo le posizioni basse e la ricerca dell’equilibrio sono alla base degli stili del sud.
Questa ripartizione, benché ripresa più volte dagli storici delle arti marziali, è in effetti sorpassata e piuttosto superficiale. Si hanno considerevoli quantità di esempi che confutano largamente questa regola. La barriera geografica culturale determinata dallo Yang Tse è stata superata e con il passare degli anni si èverificata una osmosi dei vari stili a causa degli spostamenti dei vari maestri. Più ragionevole è attribuire questo o quell’orientamento di una scuola di Kung Fu alla sola personalità del suo fondatore e alle sue possibilità fisiche. Tuttavia bisogna constatare che un secondo criterio di ripartizione degli stili, che tiene conto della suddivisione geografica nord sud dello Yang Tse, resiste abbastanza bene anche ad un’analisi più approfondita:
- Il Nord è più specificatamente dominio degli stili “esterni” (Wai Jia) le cui tecniche sono basate per lo più sulla forza muscolare fisica. All’inizio il centro di irradiazione di questi stili è stato il monastero Shaolin. Queste scuole di Kung Fu sono le antenate del Karate giapponese, avendo numerosi esperti di Okinawa studiato in Cina prima di aver deciso i propri metodi, quelli che poi passarono in Giappone dopo il 1920. Tecnicamente il Kung Fu “esterno” e il Karate nipponico sono molto simili, anche se quest’ultimo, può essere paragonato ad un unico stile di Kung Fu.
- Il Sud, è in antitesi con il Nord, conosce per lo più gli stili “interni (Nei Jia), la cui pratica si orienta verso la liberazione dell’energia interna del corpo umano, in relazione con le forze dell’universo. Questi stili debordano generalmente su aspetti filosofici profondi e veramente insondabili per il pensiero occidentale. Senza arrivare lì, questi stili per il controllo che permettono di esercitare sulla circolazione dell’energia vitale del corpo, si rivelano degli eccellenti mezzi terapeutici per la salute del corpo e dello spirito. In questo senso la loro pratica rischia molto successo in Europa, come è il caso già da qualche anno in U.S.A. Tecnicamente in Kung Fu “interno” è spesso in antitesi con l’aspetto usuale che si ha delle arti marziali; tuttavia la loro perfetta maestria porta ad una efficacia sorprendente nei combattimenti.
Stili Wai Jia (esterni)
Non potendo annoverare tutti gli stili mi limiterò a citarne alcuni che ritengo significativi senza demerito per gli altri stili esterni non presi in considerazione:
1) Chang Quan: letteralmente significa pugno lungo (stile del Nord), appartiene al Wu Shu moderno, nasce per lo più dagli stili tradizionali Hua Quan e Cha Quan, è uno degli stili più importanti. Usa tre pose di mano (Shou Xing): pugno (Quan), mano aperta (Shou), mano ad uncino (Gou); ed almeno 5 passi (Bu Xing): posizione dell’arciere o passo piegato (Gong Bu), posizione del cavaliere (Ma Bu), posizione bassa o passo scivolato (Pu Bu), posizione del gatto o passo vuoto (Xu Bu), posizione o passo di riposo (Xie Bu). Le sue peculiarità sono: movimenti agili ed elastici, ritmo scandito, calci alti, balzi, capriole, ruote, salti mortali pulizia nel movimento ed eleganza.
2) Nan Quan: letteralmente significa pugno del sud, appartiene al Wu Shu moderno, ma viene utilizzato per identificare tutti gli stili del Sud. Sono assimilabile a questo, stili come Yun Chun e il Wu Zu della provincia di Fu Jian, gli stili delle famiglie Hong, Liu, Cai, li e Mo della provincia Guang Dong, stili famosi come Hung Gar o stile delle tigre. Il Nan Quan è definito anche come stile della tigre e della gru, è composto da: contrazione repentine degli arti, forza esplosiva, posizioni stabili e baricentro basso, velocità e riflessi, l’urlo.
3) Shaolin Quan: letteralmente pugno della giovane foresta, non è uno stile ma un metodo di combattimento complesso, inizialmente composto da cinque stili: Hon Quan minore e maggiore, Pao Quan, Mei Hua Quan, Qi Xing Quan, Luo Han Quan. Il metodo nasce dall’antico monastero della giovane foresta sito a Song Shan nella provincia di Hon nan. Le peculiarità sono: movimenti piccoli potenti, nel pugno il braccio è leggermente flesso. E’ un sistema lo Shaolin che per la sua vastit? spesso viene utilizzato come sinonimo di Wai Jia .
4) Ba Ji Quan: letteralmente pugno delle otto direzioni od estremi, è caratterizzato da pedate a terra da avvicinamenti coraggiosi da incursioni brevi e potenti. Ricerca della traiettoria e forza esplosiva.
5) Fan Zi Quan: o pugni come petardi che esplodo. Caratterizzato da movimenti vigorosi brevi e velocissimi. Calci e pugni in rapida successione con la giusta forza.
6) Chuo Jiao Quan: stile caratterizzato dall’uso quasi totale delle gambe. Ogni passo e seguito da un calcio. Il passo diviene spesso un calpestare, la tattica sta nell’opprimere, nel togliere la fuga.
7) Di Tang Quan: è uno stile acrobatico, chiamato anche stile della boxe a terra. Le cadute sono la caratteristica principale. Si colpisce, si salta per poi ricadere. Stile molto difficoltoso.
8) Ping Gua Quan: il tronco ruota con determinazione e i fianchi rimango bloccati. Attacchi da lunga distanza per poi inoltrarsi in un poderoso corpo a corpo. Parate e attacchi lineari.
9) Tong Bei Quan è caratterizzato dal dondolio delle spalle, i colpi vengono portati a mo’ di frusta partendo dalla spalla fino alla mano. Cinque sono le tecniche di base: pugno, colpo con dorso della mano, schiaffo, taglio e colpo a spirale. Spesso si colpisce di palma e la mano ritorna a pugno.
10) Xiang Xing Quan: l’imitazione di particolari animali e di uomini in particolari stati deve vibrare e lo spirito dell’imitato deve entrare a far parte dell’atteggiamento dell’adepto, in tal modo diventa ciò che imita. La tecnica di lotta è mascherata e le qualità specifiche dell’animale portano a tecniche imprevedibili. Movimenti circolari si alternano a cadute, rapidi spostamenti a balzi, si graffia o si tirano pugni, si indietreggia e si calcia. Ogni parte del corpo è utilizzata. Gli stili più utilizzato in questa amalgama sono: la Mantide Religiosa, l’Artiglio dell’Aquila, L’ubriaco, la Scimmia, il Serpente ecc.
11) Wing Tsun: Stile ideato da una monaca, ?caratterizzato da: calci bassi al di sotto della cintola, dalla ricerca del corpo a corpo, da parate e attacchi effettuati con lo stesso braccio. L’attacco e la difesa sono la stessa cosa, solo l’avversario ne determina il significato.
Stili Nei Jia (interni)
1) Tai Ji Quan: letteralmente pugno supremo: è composta da cinque stile: Chen, Sun, Xun, Yang e Wu. Il più conosciuto per l’uso terapeutico è lo stile Yang. Lo stile Chen è il più antico da esso derivano gli altri.
2) Ba Gua Zhang:
3) Xin Yi Quan:

Bei tui, nan quan (calci del nord, pugni del sud) questo detto utilizzato da
Ciascuna di queste due grandi famiglie detiene una parte di verità, da cui il tentativo di alcuni stili di incorporare nei propri sistemi degli elementi presi dai due: Wai Jia e Nei Jia.
Ciò spiega che i mezzi di avvicinamento alla maestria del Kung Fu sono spesso oscuri. Questo è il motivo per cui è più facile una progressione tecnica che l’avvicinamento spirituale. Lo In Sen Shu o In Sei Wu è il raggruppamento di questi stile che raccolgono l’uno e l’altro metodo, di questi stile per lo più sviluppatesi nel periodo dei Sette Segrete si sa poco.
Il Wu Shu e quindi i singoli stili vengono divisi in cinque categorie in funzione delle caratteristiche tecniche espresse: Tao Lu a mani nude, Tao Lu con armi, Dui Lien (duelli prestabiliti),Tao Lu a squadre, San Da o San Shou (combatimento libero).

Alcuni stili di imitazione zoomorfici:
  • Pugilato dell'anitra (Ya-quan)
  • Pugilato dell'aquila (yin-quan)
  • Pugilato del cane (Cou-quan)
  • Pugilato del cavallo (Ma-quan)
  • Pugilato della cicala (Zhi-liao-quan)
  • Pugilato del cigno (Tian’è-quan)
  • Pugilato del drago (Long-quan)
  • Pugilato della formica (Ma-yi-quan)
  • Pugilato della gallina ((Mu-ji-quan)
  • Pugilato del gallo (Gong-Ji-quan)
  • Pugilato del gatto (Mao-quan)
  • Pugilato dela gru (He-quan)
  • Pugilato del leopardo (Bao-quan)
  • Pugilato della mantide religiosa (Tang-lang-quan)
  • Pugilato dell'orso (Xiong-quan)
  • Pugilato del rospo (Lai-ha-ma-quan)
  • Pugilato della scimmia (Hou-quan)
  • Pugilato dello scorpione (Xie-zi-quan)
  • Pugilato del serpente (She-quan)
  • Pugilato del tigre (Hu-quan)


Alcuni stili ispirati dalla natura:
  • Chao-yang-quan lo "Stile del sole che sorge"
  • Hong-quan la "Boxe dell’onda del mare"
  • Jin-gan-quan lo "Stile del diamante"
  • Kuei-feng-gun lo "Stile del vento del demonio"
  • Lian-quan lo "Stile del fiore di loto"
  • Mei-hua-quan la "Boxe del fiore di susino"
  • Qi-xin-quan la "Boxe delle sette stelle"
  • Xuan-feng-quan lo "Stile del ciclone"


Alcuni stili antropomorfici:
  • Damo-jian lo stile di Damo (Bodhidharma)
  • Lian-huan-quan lo stile dell’incatenato
  • Zui-quan lo stile dell’ubriaco